Investire in Sicurezza: L’Impatto Reale dell’Illuminazione d’Emergenza sui Costi di Gestione

In qualunque edificio – sia esso destinato a uso commerciale, sanitario, scolastico o industriale – i sistemi di illuminazione d’emergenza costituiscono una componente imprescindibile della sicurezza attiva. Tuttavia, il loro impatto va ben oltre la funzione salvavita. Un sistema progettato con logiche obsolete può diventare, nel tempo, una fonte costante di costi, inefficienze e criticità operative. Al contrario, un impianto moderno, performante e intelligente può trasformarsi in un alleato strategico per ridurre il costo complessivo di manutenzione dell’immobile.
Illuminazione d’emergenza: obbligo normativo o investimento strategico?
l’illuminazione di emergenza o di sicurezza ricopre un ruolo fondamentale per la sicurezza e l’evacuazione di un edificio. Garantire la corretta quantità di luce all’interno dell’edificio in mancanza di energia elettrica è una priorità assoluta, oltre che un requisito di legge, per la sicurezza delle persone che popolano un edificio e per garantire una corretta evacuazione dello stesso in caso di pericolo, evitando situazioni di panico.
La norma impianti CEI 64-8, nella sua parte 5, dedica un intero articolo all’alimentazione dei servizi di sicurezza e all’illuminazione di emergenza, ed indica la norma EN 1838 come norma fondamentale per una corretta progettazione illuminotecnica per l’illuminazione di emergenza (oltre alla conformità degli apparecchi di illuminazione di emergenza alla CEI EN 60598-2-22).
I requisiti prescritti dalla EN 1838 vengono ampiamente ripresi anche dal vigente quadro legislativo relativo la sicurezza delle persone e, in particolare, dai seguenti provvedimenti:
- D.Lgs 81/08 il quale sancisce gli “obblighi fondamentali in materia di salute e sicurezza sul lavoro”;
- DM 3 agosto 2015 “Codice Prevenzione Incendi”, Allegato I, nei paragrafi relativi all’”Esodo”, ossia nei capitoli S.4 (S.4.5.10), V.10 (V.10.5.4) e V.12 (V.12.5.3);
- nuovi Decreti “Controlli”, specificatamente nel Decreto del Ministero degli Interni 3 settembre 2021 denominato “Minicodice” nel relativo paragrafo inerente le “Caratteristiche del sistema d’esodo” (4.2.1_6).
- In sede CEN è in pubblicazione la nuova revisione della norma EN 1838 che aggiorna i requisiti per una corretta progettazione illuminotecnica mettendo ordine nella classificazione degli impianti e degli ambienti e fornendo una serie di elementi per la verifica in campo degli impianti.
Questo significa che le lampade d’emergenza devono:
- Accendersi automaticamente in caso di blackout
- Garantire un livello minimo di illuminamento (in lux) in percorsi di esodo, uscite, scale, ascensori, quadri elettrici
- Rimanere in funzione per un tempo prestabilito (30, 60 o 120 minuti)
La manutenzione periodica di questi impianti è obbligatoria per legge e prevede test funzionali, controlli visivi e sostituzioni dei componenti danneggiati o usurati. Tuttavia, la modalità con cui queste attività vengono svolte – e le tecnologie impiegate – fanno la differenza in termini economici.
I sistemi tradizionali: perché costano di più?
Molti edifici ancora oggi utilizzano impianti datati, basati su lampade fluorescenti o alogene. Questi sistemi presentano caratteristiche che ne aumentano il costo complessivo di manutenzione:
- Autonomia limitata e poco affidabile, a causa del deterioramento rapido delle batterie al piombo o al nichel-cadmio
- Sostituzioni frequenti delle sorgenti luminose, con personale tecnico qualificato
- Assenza di autodiagnostica, che costringe a eseguire i test in loco su ogni singolo apparecchio
- Maggiore incidenza di guasti imprevisti, che aumentano i costi correttivi
Tutto ciò comporta tempi lunghi, maggiori rischi di non conformità e soprattutto un aumento significativo dei costi di manodopera e materiali di ricambio.
Le soluzioni moderne: meno interventi, più efficienza
L’introduzione sul mercato di sistemi LED per illuminazione d’emergenza con batterie al litio, controllo centralizzato e monitoraggio remoto ha rivoluzionato il settore. Queste tecnologie offrono:
- Durata media di oltre 10 anni per le sorgenti luminose
- Riduzione dei consumi energetici fino all’80%
- Batterie con cicli di vita superiori alle tecnologie tradizionali, più stabili e meno soggette a guasti
- Autotest automatici periodici, che eliminano l’intervento umano per le verifiche di routine
- Diagnostica centralizzata, che consente il controllo completo da un’unica interfaccia software
Tutti questi elementi permettono di ridurre drasticamente il numero di ore-uomo impiegate nella manutenzione, di azzerare i tempi morti dovuti a impianti non conformi e di prevenire interventi d’emergenza costosi
Analizzare il TCO: un criterio indispensabile
Per valutare l’incidenza reale dell’illuminazione d’emergenza sui costi di un edificio è fondamentale adottare un approccio basato sul TCO (Total Cost of Ownership), ovvero il costo totale di possesso di un impianto nel suo intero ciclo di vita. Tale parametro tiene conto di:
- Costo iniziale di acquisto e installazione
- Costi energetici annui
- Frequenza e costo degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
- Durata dei componenti principali
- Impatto sulla sicurezza e sulla conformità normativa
Le analisi comparative dimostrano che un sistema LED intelligente per l’illuminazione d’emergenza, pur avendo un costo iniziale leggermente superiore, consente un risparmio tra il 40% e il 60% sul TCO entro i primi 5 anni di esercizio, grazie alla riduzione dei costi di gestione e manutenzione.
Il valore aggiunto per l’edificio
Un impianto moderno non solo riduce le spese, ma aumenta il valore dell’immobile. In contesti professionali dove la sicurezza è un requisito imprescindibile (ospedali, centri commerciali, scuole, industrie, hotel), disporre di un sistema affidabile e ad alte prestazioni:
- Migliora la certificazione dell’edificio (classi energetiche, rating ambientali, standard BREEAM o LEED)
- Riduce il rischio assicurativo
- Supporta la gestione integrata (smart building)
- Minimizza i rischi legali legati a incidenti o non conformità
In altre parole, un impianto intelligente e ben progettato non è un costo, ma un investimento che genera risparmio, sicurezza e affidabilità.
Tabella Comparativa: Sistemi Tradizionali vs Sistemi LED per Illuminazione d’Emergenza
Caratteristica | Sistemi Tradizionali (fluorescenti/alogene) | Sistemi Moderni a LED |
---|---|---|
Tecnologia luminosa | Fluorescenza / alogeni | LED ad alta efficienza |
Durata media lampada | 1.000 – 3.000 ore | Oltre 50.000 ore |
Batteria | Piombo/NiCd (NiMH) | Litio-ferro-fosfato (LiFePO4) |
Durata della batteria | 2–4 anni | 6–10 anni |
Consumi energetici | Elevati | Ridotti fino all’80% |
Controllo e monitoraggio | Manuale | Diagnostica automatica e centralizzata |
Manutenzione | Elevata frequenza e complessità operativa | Ridotta, semplificata, remotizzabile |
Interventi correttivi imprevisti | Più frequenti | Rari |
Conformità normativa | Rischio più elevato per guasti non rilevati | Maggior garanzia di conformità |
Total Cost of Ownership (TCO) | Medio/Alto | Basso nel medio-lungo termine |
Quadro normativo di riferimento per l'illuminazione di sicurezza in Italia
Riferimenti Legislativi Primari:
- D.Lgs 81/08: Stabilisce gli "obblighi fondamentali in materia di salute e sicurezza sul lavoro".
- DM 3 agosto 2015 "Codice di Prevenzione Incendi": Questo decreto, con i suoi aggiornamenti (DM 18/10/19, DM 24/11/21, ecc.), mira a un approccio più prestazionale nella sicurezza antincendio, superando a volte le singole normative prescrittive per attività specifiche.
Norme Tecniche di Riferimento (Aggiornamento 2024-2025):
- UNI EN 1838:2025 ("Applicazioni illuminotecniche - Illuminazione di emergenza per edifici"): È la norma fondamentale per la progettazione illuminotecnica dell'illuminazione di emergenza. Contempla:
- La classificazione dell'illuminazione di emergenza:
- I requisiti illuminotecnici minimi:
- Vie di esodo
- Aree antipanico.
- Aree di lavoro ad alto rischio
- Presidi antincendio e di pronto soccorso
- Punti di enfasi
- L’autonomia: Generalmente minimo 1 ora.
- Il tempo di intervento (attivazione):
- Vie di esodo e antipanico
- Aree ad alto rischio
- Segnaletica di sicurezza
- CEI EN 50172:2024 ("Sistemi di illuminazione di emergenza di evacuazione"): Norma di riferimento per la documentazione, funzionamento, manutenzione e requisiti di prova dei sistemi di illuminazione di emergenza. Sostituisce la precedente UNI CEI 11222. Stabilisce
- Il registro dei controlli (Logbook)
- La manutenzione e verifiche periodiche: Essenziali per il corretto funzionamento.
- Ispezioni giornaliere
- Ispezioni e prove mensili
- Ispezioni e prove annuali
- Ispezioni e prove quinquennali
- La documentazione di consegna (Handover)
- La qualifica del personale
- CEI 64-8:2024 (9ª edizione) ("Impianti elettrici con tensione nominale non superiore a 1 KV in corrente alternata e a 1,5 KV in corrente continua"). Stabilisce normative per:
- Indipendenza dei circuiti:
- Sorgenti di alimentazione
- Monitoraggio
- Protezioni
- Cablaggio resistente al fuoco
- CEI EN 60598-2-22 ("Apparecchi di illuminazione - Parte 2-22: Prescrizioni particolari - Apparecchi di emergenza"): Norma di prodotto a cui devono conformarsi gli apparecchi di illuminazione di emergenza.
- CEI EN 50171 ("Sistemi di alimentazione centralizzata"): Norma a cui devono conformarsi i sistemi di alimentazione centralizzata per l'illuminazione di sicurezza.
- CEI EN 62034 ("Sistemi di verifica automatica per l'illuminazione di sicurezza"): Norma che definisce le caratteristiche dei sistemi ATS (Automatic Test System)
- UNI CEN/TS 17951:2024 ("Applicazioni illuminotecniche - Sistemi adattativi di illuminazione di emergenza delle vie d'esodo"): Riferimento per i sistemi di illuminazione di emergenza adattiva (AEELS)
Obblighi del Datore di Lavoro / Responsabile dell'edificio (Sintesi):
Il datore di lavoro, o più in generale la persona legalmente o contrattualmente responsabile dell'edificio (come il proprietario, il locatario o il gestore), ha una serie di obblighi fondamentali in materia di salute e sicurezza sul lavoro riguardo all'illuminazione di emergenza.
Questi obblighi includono:
- Garanzia di un impianto di illuminazione di sicurezza adeguato
- Manutenzione e verifiche periodiche:
- L'illuminazione di emergenza deve essere installata, testata e manutenuta in conformità alla norma EN 50172.
- La periodicità dei controlli. La norma EN 50172:2024 definisce ispezioni giornaliere, mensili, annuali e quinquennali.
- Il datore di lavoro deve assicurare che gli impianti elettrici e di protezione siano periodicamente sottoposti a controllo.
- Analisi e valutazione continua dei rischi:
- È necessario condurre una valutazione dei rischi per gli occupanti
- La necessità di illuminazione antipanico
- Per le aree di lavoro ad alto rischio, la durata minima dell'illuminazione.
- L'illuminazione di area locale
- Le modifiche al layout o all'utilizzo dell'edificio.
- Tenuta del registro dei controlli (Logbook):
- L'esito dei controlli deve essere verbalizzato e tenuto a disposizione dell'autorità di vigilanza.
- Un registro, cartaceo o elettronico; questo registro deve essere conservato dalla persona legalmente responsabile dell'edificio.
- Segnaletica di sicurezza: deve essere conforme ai pittogrammi semplificati stabiliti dalla Direttiva 92/58/CEE e alla norma EN ISO 7010.
- Nomina di personale qualificato: La qualifica del personale addetto ai test deve essere conforme alle norme vigenti.
- Documentazione di consegna: Al termine della fase di progettazione e costruzione, la responsabilità del funzionamento, della manutenzione e della verifica dell'impianto di illuminazione di sicurezza passa alla persona legalmente responsabile dell'edificio. Ogni modifica all'impianto deve essere prontamente aggiornata nella documentazione.
- Sezionamento dei circuiti
Conclusione
L’illuminazione d’emergenza incide in modo significativo sui costi di manutenzione di un edificio, ma la scelta tecnologica può determinare la differenza tra un sistema oneroso e uno efficiente, sicuro e sostenibile. L’impiego di tecnologie a LED, diagnostica automatizzata e batterie long-life non solo rispetta le normative, ma riduce i costi strutturali, migliora la gestione tecnica e contribuisce a costruire immobili più intelligenti, sicuri e competitivi sul mercato.